LA NUOVA SCIENZA

Perché una nuova scienza?
Viviamo nell’era dell’informatica e dell’esplorazioni spaziali, siamo dei “mostri” in termini di tecnologia e tramite le cellule staminali ci prepariamo a “costruire” organi per sostituire quelli del nostro corpo malati, ma non abbiamo ancora risolto nessuno dei grandi problemi che tormentano l’umanità: dalla fame, alle diseguaglianze sociali, alla disoccupazione, alla guerra ecc.. L’intero Occidente versa in una crisi economica e finanziaria che non si sa ancora con precisione quando avrà mai fine. Ogni giorno siamo testimoni dei deludenti risultati della “politica” affidata spesso a uomini politici incompetenti, impreparati, nella migliore delle ipotesi persone “non specializzate”, quando non disoneste e al potere solo per perseguire i propri interessi personali. Era tempo che si pensasse a trasformare la politica in una scienza. È l’impresa in cui ci siamo avventurati nel 2008 con la pubblicazione del volume: “La scienza del buon governo”.
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Scienza Buongoverno e scienza politica
La scienza del buon governo (sbg), secondo alcuni eminenti cattedratici italiani, tra cui G. Pasquino, si occupa di tematiche già oggetto di studio della scienza politica. Anche noi all’inizio ci siamo mossi nell’ottica di restare all’interno della sp, poi ci siamo convinti che se si voleva procedere in modo razionale bisognava dare vita a una nuova disciplina, una branca della scienza politica, che si prefiggesse lo scopo di cercare le “risposte” alle problematiche socio-politiche che il buon governante è chiamato ad affrontare. In parole semplici, una scienza che si propone di affrontare con obiettività lo studio dei problemi che scaturiscono dall’organizzazione politica ed economica di una nazione, dall’ordine pubblico, ai problemi dell’istruzione ecc., per individuare le soluzioni migliori, valutando di ognuna vantaggi e svantaggi, pregi e difetti. Tra sp e sbg passa la stessa differenza che c’è tra l’economia politica e la politica economica. La prima è soprattutto analitica, studia i fenomeni economici, la seconda suggerisce le strategie migliori per affrontare i problemi, ad es. suggerisca come riportare a livelli accettabili la criminalità.
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FINITO DI SCRIVERE A FINE MAGGIO 2015
Nuova Edizione della SBG

3 thoughts on “LA NUOVA SCIENZA

  1. L’Italia non è mai stata così unita ed omogenea a riguardo delle truffe e rapine, della illegalità e della corruzione. Si vive e si è vissuto, come ho già detto altrove, come nei migliori film del partenopeo Totò. Ma Antonio De Curtis era un comico e faceva ridere sia durante la guerra che dopo. Gli italiani non fanno ridere più. Quelli che la mattina si alzano fieri col presupposto di andare al lavoro. Quelli che si sentono “fighi” perché appartengono a gruppi protetti. Quelli che hanno titoli di studio e cariche elevate. Quelli che chiedono favori, quelli che sono raccomandati, quelli che operano disonestamente rimanendo sempre impuniti. Quelli che chiedono tangenti solo per ottenere carte e “scartoffie” bollate. Quelli che praticano tariffe al limite del quieto vivere. Quelli che sono figli di… che ottengono nomine e riconoscimenti senza alcun canone di merito. Quelli che la fanno sempre franca con la dialettica e con tono di voce altisonante. Quelli che millantano conoscenze e amicizie nei piani alti delle sale dei bottoni dei super potenti del mondo. Quelli che ostentano onestà laddove sono capaci di pugnalarti alle spalle per un solo sguardo di troppo. Quelli che ordiscono insieme contro chi sembra diverso da loro. Quelli che si credono al di sopra della massa e possiedono ville di lusso totalmente sconosciute al catasto e all’erario, automobili e imbarcazioni da capogiro invisibili al PRA e alle assicurazioni, conti correnti segreti che non sono soggetti alle regole nazionali delle banche. Quelli che colti in flagranza di reato chiamano avvocati, giudici, poliziotti e finanzieri per far accomodare tutto nei migliori dei modi. Quelli che corrompono gli onesti e li bloccano nel lavoro proficuo per la comunità. Quelli che fanno chiasso, che ostentano potere e benessere e che insultano gli onesti “poveri cristi” di essere degli zingari mendicanti. Quelli che non danno valore al denaro perché ne rubano fin troppo e lo sperperano per cose insulse. Quelli che danno uno schiaffo alla miseria, che usano i politici per legiferare a proprio vantaggio e contro il popolo tutto, al quale si chiede continuamente di fare sacrifici. Quelli che aggirano le tasse e le fanno pagare agli sprovveduti con minaccia di sanzioni al limite dell’usura bancaria se non pagano, se non pagano l’ammontare degli introiti che loro stessi usano, poi, per crearsi indebite ricchezze. Quelli che hanno le donne più belle, quelli che prendono in giro gli umili, i consumatori, gli artigiani, gli operai, le famiglie, i bambini che devono andare a scuola. Quelli che buttano fumo negli occhi ai più ingenui, che usano la televisione per tramandare favole idilliache di un’Italia tutta da ricostruire e da “rottamare” nel vero senso della parola!

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